Per prevenire abusi nell’accesso alla NASpI, la Legge di Bilancio 2025 stabilisce nuove regole per gli eventi di disoccupazione a partire dal 1° gennaio 2025.

Se un lavoratore si dimette o risolve consensualmente (*) un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e, entro i successivi 12 mesi, viene assunto da un altro datore di lavoro e poi licenziato, non potrà accedere alla NASpI se il nuovo rapporto di lavoro è durato meno di 13 settimane.

In questo caso, il requisito delle 13 settimane di contribuzione, già previsto, deve essere maturato tra il primo evento (dimissioni o risoluzione consensuale) e il secondo (licenziamento involontario), invece che nei 4 anni precedenti.

è utile ricordare che già dal 1° gennaio 2022 non è più necessario il requisito delle 30 giornate di lavoro nei 12 mesi precedenti per accedere alla NASpI.

(*) Eccezioni:
La regola non si applica nei casi di:

• Dimissioni durante il periodo di maternità.
• Dimissioni per giusta causa.
• Risoluzione consensuale legata a procedure di licenziamento per motivi oggettivi.

Facciamo un paio di esempi pratici per chiarire la regola:

Caso 1: NASpI non concessa

• Mario lavora a tempo indeterminato presso l’Azienda X.
• A marzo 2025 si dimette volontariamente.
• Ad aprile 2025 viene assunto presso l’Azienda Y con un nuovo contratto, ma viene licenziato a giugno 2025, dopo solo 8 settimane di lavoro.

Risultato:
Mario non ha diritto alla NASpI perché il nuovo contratto non è durato almeno 13 settimane.

Caso 2: NASpI concessa

• Maria lavora a tempo indeterminato presso l’Azienda A.
• A febbraio 2025 risolve consensualmente il rapporto di lavoro.
• A marzo 2025 viene assunta presso l’Azienda B e lavora per 15 settimane prima di essere licenziata a luglio 2025.

Risultato:
Maria ha diritto alla NASpI perché ha accumulato 13 settimane di contribuzione tra la risoluzione consensuale e il licenziamento involontario.

Nota: Le eccezioni (es. dimissioni per giusta causa o durante la maternità o risoluzioni consensuali avvenute in sede protetta) permettono di accedere comunque alla NASpI, indipendentemente dalla durata del nuovo contratto.